martedì 29 luglio 2008

Signora, accetterebbe due Corani in cambio del suo Vangelo?

Tra le disgrazie che affliggono questo paese metto la Chiesa al terzo posto. Sono consapevole che questa posizione potrebbe essere impopolare: è più consueto metterla nella prima o seconda posizione, occupate, nella mia personale classifica di calamità nazionali, rispettivamente dalla Mamma e da berlusconi. Non trattansi di refusi: nel primo caso la maiuscola indica un archetipo sociale, nel secondo la minuscola una categoria dell’anima. E comunque, sul podio la Chiesa non può mancare. Celeberrimo è un libretto (per numero di pagine) di Bruno Ballardini, Gesù lava più bianco: nel quale mostra come la Chiesa sia un brand globale fautore di serrate campagne di marketing. E come chiosava monsignor Ernesto Vecchi: "Il marketing? Ha cominciato Gesù, già duemila anni fa...". Poiché il senso del pudore è giunto all’epoca del tramonto, nessuno delle alte o basse sfere clericali ne fa più un mistero. Tanto che si è appena concluso il I Master in Comunicazione del Vangelo, come annuncia trionfante Zenit. Cos’è Zenit? “ZENIT è una agenzia di informazione internazionale no-profit formata da una équipe di professionisti e volontari convinti della straordinaria ricchezza della Chiesa cattolica, e in particolare della sua Dottrina sociale, come luce attraverso la quale comprendere la realtà. Allo stesso tempo, poiché constatiamo che questa ricchezza non è molto conosciuta nel panorama informativo, ci sforziamo di farla giungere fin laddove arriva anche Internet e nel maggior numero possibile di lingue.”

In effetti, era sembrato anche a me che il panorama informativo snobbasse la Chiesa, ma tacevo per timore di ritorsioni dalla pericolosa setta dei laicisti, che da anni complotta per screditare quei poveri vecchietti e costringerli a pagare l’Ici. Ma vediamo nel dettaglio la notizia del Master:

L'iniziativa è consistita in 11 moduli residenziali, di cui uno in Terra Santa, e ha avuto 18 iscritti stabili, 14 dei quali hanno compiuto l'intero percorso (4 parroci, 5 religiose, 2 consacrate laiche, 1 gesuita in formazione e 2 laici di cui uno diacono permanente).

Compiendo un bilancio, il direttore padre Paolo Bizzeti ha spiegato a ZENIT che "si riconfermano valide le persuasioni che lo avevano promosso".

La prima fa riferimento alle indicazioni dei Vescovi italiani per cui "l'appello all'evangelizzazione ci tocca da vicino. Comunicare il vangelo in un mondo che cambia è, infatti, la questione cruciale della Chiesa in Italia oggi".

E io che pensavo che la questione cruciale della Chiesa in Italia oggi fosse quella di recuperare credibilità tra i propri fedeli dopo gli scandali sui preti pedofili e i fondi neri del Vaticano, sostenendo le fasce più deboli della popolazioni contro i soprusi di politici e datori di lavoro…

"L'evangelizzazione, come il vangelo, sono infatti sempre gli stessi: la loro novità consiste nel saperli riscoprire vivi ed efficaci nel nostro tempo e nelle nostre mutate condizioni", confessa padre Bizzeti.

Come riscoprire “vivo ed efficace” nel 2008 un compendio di leggende di un popolo di pastori seminomadi unito a qualche opuscolo di propaganda politica basata sul culto della personalità, per me rimane un mistero.

Per questo motivo, la metà dei moduli proposti dal Master è consistita in percorsi personali di incontro e approfondimento della Buona Novella della morte e risurrezione di Gesù, perno pulsante del kerygma cristiano.

Cioè? Una specie di psicodramma, con Frate Simone che fa Ponzio Pilato e Suor Laura che fa la Maddalena?

L'inizio della seconda edizione è prevista per l'ottobre 2009.

Non vedo l’ora.

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