giovedì 23 ottobre 2008

XBox, l'omino nel cervello

"Creati da T.A.G./McCann Erickson San Francisco, gli spot per la televisione sono stati pensati per raggiungere il cuore delle persone attraverso momenti emozionanti che sono il risultato di esperienze individuali con la Xbox 360. La campagna tv è composta da tre spot separati, costruiti intorno alle 3 esperienze chiave – famiglia, musica e film: "Lego Batman", focalizzato su padre e figlio che giocano assieme; "Rock Band", che mostra un gruppo di amici che si divertono con la musica; e "Movie Downloads" che sottolinea come i consumatori possano divertirsi scaricando e vedendo su Xbox 360 i loro film preferiti in alta definizione. Ogni campagna è unificata, prima mostrando l'effetto (l'emozione sul volto del nostro eroe) e poi la causa (l'esperienza Xbox). Questi sono intessuti in un singolo shot. Al suo apice, ogni spot mostra l'espressione di cosa si prova in quel momento grazie a Xbox."


Questa la presentazione della campagna XboX. A me invece fa pensare a una distopia frutto dell'incrocio tra Matrix e Brazil. E il bambino, diciamocelo, sembra cerebroleso, non estasiato.

mercoledì 15 ottobre 2008

R.I.P. congiuntivo



lunedì 13 ottobre 2008

Due idioti, uno morto, l'altro no


Quando sabato ho saputo della morte di Haider, tra un bicchiere e l’altro di champagne (un’annata che avevo messo da parte per le grandi occasioni. Me ne rimane un’altra bottiglia, che stapperò in occasione della dipartita dell’attuale premier) mi è apparsa, come la Madonna a un gruppo random di pastorelli, una visione del prossimo articolo di Maurizio Blondet, il mostro a due neuroni di Effedieffe.com, a cui in gioventù un ebreo ha soffiato la ragazza.

A Maurizio Blondet dedicherò ben presto un gururitratto. Intanto ecco la concretizzazione della mia visione; la profezia completa, come da tradizione, è stata chiusa a chiave in una cassetta di sicurezza dei servizi segreti vaticani.



mercoledì 8 ottobre 2008

Un ex medico e un fungo bianco - Simoncini, il guru del bicarbonato di sodio

Cominciamo siori una nuovissima sezione, dedicata a quegli orrori del web che sono i guru. E non si intende certo quella curiosa stirpe di indù con lunghe barbe arricchitisi negli anni ’70 grazie ai figli dei fiori (si chiamavano così, ma in realtà erano figli di industriali), bensì quegli individui privi di talento e carisma che grazie al web ottengono visibilità e nutrite corti di seguaci, esercitandosi perlopiù nella plebea arte dell’invettiva contro i nemici della (loro) Verità.

Inauguriamo l’orrorifico catalogo segnalando http://www.curenaturalicancro.org/, un sito messo in piedi da tale Tullio Simoncini per diffondere l’idea che essendo il cancro un fungo, tanto vale curarlo con il bicarbonato di sodio, alla stregua di una caponata digerita male. Non dico che è impossibile: però è certamente improbabile. Per consentirvi di afferrare le differenza, vi dirò che è certamente possibile che io sia in realtà la bellissima regina Fenixilla del pianeta Nauseabundus, ma è molto improbabile. Che io sia bellissima, intendo. E in ogni caso, qui non si criticano le teorie di Simoncini, ma il modo in cui le comunica.

Il sito è una schifezza, a volergli fare un complimento: homepage sui toni del verde scuro, lungo ed estenuante elenco di link, grafica anni ’90.

Ma ci si potrebbe accusare di badare alla forma e non alla sostanza: procediamo quindi alla lettura della biografia del “dottore”, scritta da lui medesimo, presumo.

“Tullio Simoncini, (e qua ‘sta virgola che ci sta a fare?) è un medico chirurgo romano, (bisogna aggiungere, per completezza, che è stato radiato dall’albo: vedere qui e qui) specializzato in oncologia e in diabetologia e malattie del ricambio, è anche dottore in filosofia. La sua nota distintiva caratteriale è l’insofferenza per la falsità e la menzogna. A livello scientifico ciò si traduce in una forte opposizione contro ogni tipo di conformismo intellettuale.(ma che belle queste biografie da scienziato! Ci informano financo sulle note distintive caratteriali! E il suo cibo preferito qual è? Preferisce la velina bionda o quella mora?)

Se si considera il totale fallimento dell’oncologia ufficiale,(diamine, non esageriamo. La medicina qualche risultato l’ha ottenuto: gli idioti che scrivono corbellerie su Internet non avrebbero passato il vaglio della selezione naturale in un mondo senza medicina) si capisce la sua posizione estremamente critica nei confronti di un sistema planetario (addirittura! Qualcuno dovrebbe dirgli che ci sono bambini malati di Aids che se li sognano, i nostri farmaci) scientificamente morto e produttore di morti (qualcuno gli spieghi che è la vita a produrre morti, non la medicina). È uno sportivo che cura costantemente il suo stato fisico cercando di obbedire alle elementari regole della natura: sana alimentazione, attività fisica e responsabilità morale.(Interessante questa cosa della responsabilità morale come regola naturale. Specie se detta da uno che sbandiera una laurea in filosofia). Pratica costantemente jogging e, quando è possibile, sci e calcio.

La sua naturale tendenza alla sintesi (non si direbbe data la lunghezza di questa sottoforma di biopic) deriva anche da una sensibilità che tende a percepire l’armonia del “tutto”, distintamente dal valore delle parti. Questo suo istinto è stato rafforzato dalla sua propensione musicale, coltivata e rafforzata dal fatto che ha suonato vari strumenti come il pianoforte, la chitarra classica e quella moderna. Quest’ultima lo ha portato a formare, quando era studente al liceo classico e poi all’università, varie band musicali che si esibivano nel centro Italia.(eh, no, Simoncini, qui te la cerchi! Troppo facile dirti che avresti fatto meglio a continuare quella strada. La strada per la sagra della spalla cotta di Roccaschifata, intendo)

Tutta la sua personalità, inoltre, è pervasa da una forte umanità, la vera molla che lo ha portato a chiedersi, di fronte allo straziante dolore dei malati, quanto misere e insignificanti fossero le nozioni fondamentali della medicina. Negli anni di professione medica ha elaborato una sua teoria sul "male del secolo".

Ha partecipato a diverse conferenze e dibattiti ed è stato, tra l’altro, relatore al convegno "Firenze-Medicina 2000" (18-19 settembre 1999) e al "Congresso Internazionale di Oncologia" di Treviso (15-16-17 ottobre 1999). Invitato a varie trasmissioni televisive di tv private (imperdibili i dibattiti con la dottoressa Tirone e Chuck e Nora su “Il futuro della medicina: rianimare la speranza senza defribillatore”), ha dibattuto le problematiche della medicina ufficiale e di quella alternativa e ha esposto le sue teorie sul cancro (anche il mago Otelma viene invitato ad esporre le sue teorie in tv, se è per questo). Ha partecipato a importanti conferenze e in quella del 4 marzo 2000 (Titolo? Promossa da?) svoltasi a Perugia, era presente come relatore anche il Prof. Luigi Di Bella. E' presidente del comitato scientifico di una federazione di associazioni per la libertà di cura. Dedicatosi da tempo alla studio e cura dei tumori, presenta una teoria molto interessante (per la commissione selezionatrice dell’IgNobel, immagino) sull’eziopatogenesi della malattia cancerosa. Sostiene infatti che il cancro non dipende, come afferma la medicina ufficiale, da cause genetiche, ecc., ma è il risultato di un'affezione fungina <>. Secondo la sua teoria, suffragata dai tanti casi risolti (il numero esatto mi pare fosse 0), responsabile del cancro è appunto la Candida (allora sono proprio rovinata. Così l’80% delle donne nel mondo, a occhio e croce).

giovedì 2 ottobre 2008

Miseria e nobiltà

Keira Knightley - Mi vedono aristocratica ma io adoro le parolacce”: è quanto si può leggere sulla copertina di Io Donna, gadget femminile del Corsera nonché indispensabile accessorio da parrucchiere per signora. La criptoanoressica è inglese, e questa frase gliela perdoniamo. Ma l’autore dell’articolo no: come fa quindi a ravvisare contrasto tra il turpiloquio e il sangue blu, essendo avvezzo a questa gente qui?

Ma soprattutto, chi è che la vede aristocratica? E in fondo, chi se ne frega?

Nella foto, la Knightley subito dopo una scorpacciata di polenta e caponata.